L'importanza della caccia
La caccia è un’arte antica e al tempo stesso attuale, un bagaglio di virtù e di tecniche senza tempo vissute in ogni epoca storica. Poche realtà popolari sanno unire, come la caccia, diverse categorie di persone a prescindere dal loro status.Se oggi possiamo godere ancora di giardini arborei come i capanni da caccia, se oggi possiamo trovare delle pozze di abbeverata in mezzo al bosco, se ancora attualmente troviamo molte zone sul territorio perfettamente gestite, il merito va in gran parte al cacciatore, perché la cura dell’ambiente è una vocazione insita nel vivere venatorio. Per il cacciatore nulla è casuale: una pianta di pastura oppure la forma estetica di un albero che potrebbe essere utilizzato per un secco, le tracce o gli escrementi di qualche animale, l’analisi di una parte di bosco da esplorare. Quando una tradizione e una cultura come la caccia rappresenta il binomio tra cuore e cervello è impossibile descrivere questo concetto solo con le parole, perché quando una passione brucia forte nel corpo non esistono vocaboli che possono esporre quello che si prova dentro. La caccia è presente da quando esiste l’uomo, nel corso dei secoli la popolazione ha tratto dalle proprie esperienze un bagaglio di saggezza che ha saputo tramandare di generazione in generazione fino ai giorni nostri, una tradizione di lungo corso che ha il fascino di saper accomunare il passato al presente palesando chiaramente come il valore della caccia rimanga invariato a prescindere dalle epoche storiche in cui esso è inserito. Ogni territorio ha le sue peculiarità, le pratiche venatorie legate alle usanze popolari sono l’espressione di un notevole impatto sociale, culturale ed economico che possono consentire alle generazioni che verranno di provare quelle emozioni che noi abbiamo potuto vivere, evitando la dispersione di alcune tradizioni rurali nate con l’uomo e vissute da secoli in perfetta simbiosi.”